Firenze– Si sono finalmente conclusi i lavori di restauro all’interno delle Cappelle Medicee di Firenze. Dopo 8 anni di restauro nell’area della sagrestia nuova da parte di esperti italiani, uno dei siti del gruppo Musei del Bargello rivede finalmente la luce.

I lavori iniziati nel 2013 hanno visto inizialmente il ripristino degli assetti murari, per poi proseguire con la pulitura delle statue e delle sepolture monumentali di Giuliano Duca di Nemours e di Lorenzo Duca d’Urbino.

La manovra di pulizia è stata possibile grazie ad una innovativa tecnica di biopulitura sperimentata dall’Enea, che si serve di  batteri per rimuovere in grado di rimuovere selettivamente le macchie dal marmo.

L’inaugurazione delle “nuove” cappelle è stata presentata da Paola D’Agostino, direttore dei Musei del Bargello. Presenti anche Valerio Tesi, architetto della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della città metropolitana di Firenze e delle provincie di Prato e Pistoia, Franco Vestri, restauratore, Maria Cristina Valenti, architetto dei Musei del Bargello e responsabile dei lavori di restauro e Andrea Nava, amministratore della società che ha realizzato il nuovo sistema di illuminazione.

La Cappella, progettata a metà del ‘500 da Cosimo, primo Granduca di Toscana, ha una dimensione di 60 metri x 30 ed è ubicata sul retro dell’abside della basilica di San Lorenzo. E’  il grande mausoleo che i membri della famiglia Medici, divenuti granduchi, vollero costruire come nuova e sontuosa cappella funebre di famiglia.

I lavori però partirono più di un secolo dopo grazie a Ferdinando I facendo realizzare ambiente sontuoso completamente rivestito di marmi screziati e di preziose pietre dure. La cupola di copertura si deve ad Anna Maria Luisa de’ Medici, per imitare quella del Duomo di Firenze e fu disegnata dall’architetto Ferdinando Ruggieri.

Finalmente le tombe dei magnati fiorentini possono rivedere la luce e mostrarsi al pubblico nel loro rinnovato splendore.

 

A cura di Federica Calabrese

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