Stasera a Siviglia il bello della diretta
Né i dirigenti dell’Eintracht di Francoforte né quelli dei Rangers Glasgow, forse immaginavano l’attaccamento alle loro squadre di calcio da parte delle rispettive tifoserie. Tra poche ore a Siviglia, nel cuore dell’Andalusia, i due club si confronteranno per aggiudicarsi la prestigiosa Europa League.
Il fatto è che di appassionati da Scozia e Germania , in Spagna, ne sono arrivati tanti, troppi. Si dice complessivamente oltre 100.000, vale a dire più del doppio di quanti potranno entrare nello stadio Ramon Sanchez, per assistere al match. Come arginare questa folla oceanica?
In un altro stadio (quello della Certosa), è stato allestito uno schermo dalle proporzioni ciclopiche.
Dunque, per 50.000 persone un viaggio a vuoto: avrebbero potuto vedere la partita in TV, comodamente a casa. Non è esattamente così. Siviglia è una città bellissima, orgogliosa e passionale, ricca di storia, fu molto amata da Cristoforo Colombo le cui spoglie riposerebbero proprio nella capitale andalusa. Stando a casa non avrebbero potuto apprezzare le migliori tapas del mondo, nè avrebbero potuto gustare i favolosi vini; impagabile un calice di Manzanilla sui manicaretti di prosciutto Jamon Serrano. Ne avrebbero potuto “sfottere“ le orsacchiotte col  gonnellino (i tifosi scozzesi) o le aquile spennacchiate (quelli tedeschi). Ma soprattutto: rimanendo in patria con chi avrebbero potuto menar le mani?
L’opus

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