«Ho avuto modo di studiare Sinatra a fondo durante la scrittura del mio saggio “La voce nel Pop e nel Jazz – Guida discografica a 100 canzoni imperdibili”», racconta al pubblico del Teatro Forma Greta Panettieri, che grazie alle sue eccellenti doti canore e alle personali capacità interpretative ha potuto portare a termine questa straordinaria ed ambiziosa impresa. Inoltre aggiunge «Ascoltare attentamente questo grande Frank Sinatra – mi ha ulterioriormente appassionata a questo straordinario interprete, avvicinandomi anche ad alcune delle sue tecniche, ispirandomi cosi oltre che al suo approccio anche al suo stile inimitabile».


Così Greta Panettieri, si è presenta al numeroso pubblico del teatro Forma per cantare i brani in scaletta del suo concerto dedicato ai grandi successi di The Voice, inimitabile star americana.
È la prima volta che un interprete donna dedica un intero concerto a Sinatra.
La talentuosa cantante, ha realizzato tutto questo al Teatro Forma di Bari per la stagione «Starting Again» dell’associazione Nel Gioco del Jazz. Accompagnata da tre conosciuti e stimati musicisti: Andrea Sammartino al piano e alle tastiere, Giuseppe Bassi al contrabasso e Mimmo Campanale alla batteria, La cantante con il progetto «Fly me to Sinatra» ha eseguito in chiave jazz alcuni dei più grandi successi della Star americana, accanto a perle poco conosciute.
«Young-at-Heart», «It Was a Very Good Year», «Night and Day», «The Lady Is a Tramp», «Strangers in the Night», «One for My Baby», «I’ve Got You Under My Skin» e, ancora, un pezzo estrapolato dalla collaborazione in studio con il padre della bossa nova, Antonio Carlos Jobim, «Song of the Sabià», e, per finire, «Fly Me to the Moon» da cui prende ispirazione il titolo dell’intero set. Di grande pregio la reinterpretazione di «My Way».
La Panettieri ha iniziato il suo percorso di studi con il violino e il pianoforte al Conservatorio di Perugia. Poi, la vita a New York, dove le doti vocali della cantante vengono notate dalla Universal/Decca, che pubblica il primo disco dell’artista, «The Edge of Everything». Seguono il tour europeo come opening di Joe Jackson e le collaborazioni con i grandi della musica mondiale, da Larry Williams a Diane Warren, Curtis King, Terri Lynn Carrington, da Mitch Forman a Robert Irvin III e Toninho Horta. Quindi, il ritorno in Italia con uno strepitoso omaggio alle canzoni rese grandi da Mina, gli incontri professionali con Sergio Cammariere e Gegè Telesforo, i tanti sold out in Russia e nei festival italiani, le partecipazioni da tutto esaurito a varie edizioni di Umbria Jazz, fino alle lezioni all’Università Iulm di Milano dedicate proprio alla vocalità.
Davvero un”artista straordinaria, che ha saputo incantare con la sua voce il numeroso pubblico in teatro, composto in maniera variegata, sia per quanto riguarda l’estrazione sociale, sia per quanto riguarda l’età. Presenti in platea anche alcuni musicisti conosciuti, che hanno applaudito insieme al pubblico la talentuosa Greta Panettieri.

di Maria Caravella

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