Basta una zampata del solito Mirco Antenucci. Il Bari torna alla vittoria casalinga, la prima del 2022, impreziosita ancor di più dal pareggio esterno del Catanzaro a Potenza, che ora dista 6 punti dal galletti. Riscattare la debacle di tre giorni fa col Campobasso: è questo il dovere dei biancorossi nel match col Picerno. Tornano Terranova e Paponi dal 1’, a Galano le chiavi della trequarti. L’inizio gara è molto equilibrato, le due squadre si studiano e giocano col freno a mano tirato. La prima occasione del match al 22’: Antenucci intercetta un disimpegno degli ospiti, palla in mezzo per Paponi che in rovesciata non ci arriva, alle sue spalle D’Errico che però svirgola da ottima posizione. Il Bari cresce, si mantiene costantemente nella metà campo avversaria, senza però trovare dei corridoi liberi. Ad inizio secondo tempo Mignani cala il suo jolly: Cheddira per un Paponi non ancora al 100%. Risultato? Passa un solo minuto e Cheddira appoggia per Antenucci che insacca in rete: vantaggio biancorosso. L’italo-marocchino, come di consueto, da subentrato è una furia e al 65’ va vicinissimo al raddoppio con un colpo di testa fuori di pochissimo su cross di Maita. Il Bari continua ad attaccare, il gol ha sbloccato la squadra, che cerca il raddoppio; al 75’ occasionissima per D’Errico che scaglia un missile dal limite, la palla colpisce prima un palo, attraversa tutta la linea andando a sbattere sull’altro palo: un goal fantasma (nonostante la palla sembra essere entrata), ma per il direttore di gara è tutto regolare, palla ancora in gioco. Il Bari è costretto ad altri 15 minuti di sofferenza, ma stavolta il muro biancorosso regge, anche grazie al ritorno di Terranova (sarà un caso?). Vittoria importantissima in casa Bari, il ritiro sembra aver dato i suoi risultati, la squadra è sembrata più sciolta e meno statica, nonostante una condizione fisica non ancora ottimale. L’obiettivo dei 3 punti è stato raggiunto, adesso bisogna continuare la marcia evitando inciampi come con Campobasso e Messina, sin da sabato prossimo, di certo non la più banale delle partite: il Foggia di Zeman allo Zaccheria, sarà battaglia vera.

A cura di Maurizio Ladisa

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