Il manifesto dei sovranisti firmato l’altro giorno anche da Salvini e Meloni, inevitabilmente ci riporta alle idee di Charles de Gaulle.
Quanti sostengono che il Generale abbia sempre boicottato l’Europa, dicono il falso. De Gaulle credeva in una Europa molto francocentrica, questo sì. Ma aveva le idee chiare: un approccio cautamente confederale, un utile sistema di scambio di beni , servizi, cultura e idee, un argine ( per quei tempi francamente pretenzioso) alla Russia e all’America. Credeva anche in una cabina di regia, che qualifico come Segreteria politica permanente.
Non amava la cessione scriteriata DI sovranità degli Stati.
Il processo era inevitabile ma doveva essere sempre legato al consenso dei cittadini. Non amava le sovrastrutture alla Bruxelles Dei giorni nostri . Fra le altre cose, proponeva iniziative organiche di raccolta comune di capitali da destinare agli investimenti dei Paesi confederati: idea non molto lontana dall’attuale next generation EU.
A legger bene quel Manifesto si ha l’impressione che potrebbe essere condiviso dalla maggioranza degli europei, Mario Draghi compreso.
L’opus
A cura di Federica Calabrese

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