Nel mondo giornalistico ci si scontra spesso con l’accusa di mancata attendibilità della fonte, di non veridicità degli accaduti o ancora di aver tentato di manipolare un servizio a causa di una propria ideologia o di un personale tornaconto.
Quindi il giornalismo cos’è? Una forte verità o un’attenta costruzione?
La libertà di espressione dovrebbe portare qualsiasi rappresentante del mestiere giornalistico a non filtrare le notizie, ad esporle per quel che sono, nella loro vera natura.
Le sovrastrutture fungono da barriera allo strato più puro dell’informazione, mostrando principalmente quel che il pubblico vorrebbe dire più per un’acclamazione collettiva che per un reale pensiero personale.
Abbiamo avuto l’opportunità di chiacchierare con uno dei rappresentanti, nel panorama barese, del mondo giornalistico a totale favore della libertà espressione.
Parliamo di Giosè Monno, presentatore radiofonico e giornalista sportivo classe ‘80.
A breve ricomincerà il suo programma L’ora biancorossa edito dalla redazione di MediaTv … “Il mio sarà anche quest’anno un programma assolutamente libero, in cui intervenire esprimendo il proprio parere. Tutti sono chiamati a partecipare attivamente: bambini, giovani ed adulti.
Al centro di ogni dibattito ci sarà solo ed esclusivamente l’onestà.”
Monno è stato di recente soggetto di un episodio singolare, esempio cardine di come possa essere messo in dubbio l’operato di un giornalista qualora non ne si condividono i contenuti.
In fase postuma ad un servizio edito TuttoBari, circa i pareri del popolo barese sulla conferenza stampa organizzata dalla SSC Bari il 13 luglio, il giornalista sportivo è stato accusato di aver veicolato le interviste su una linea anti- De Laurentis…
“Il sondaggio è una costante di ogni settimana, solo che stavolta è stato vissuto in maniera molto critica da una parte della tifoseria ed il mio rammarico nasce dal fatto che dovrebbero sapere che sono uno dei pochi giornalisti che svolge questa attività in piena città armandomi di microfono e dando totale voce al popolo.
Non è mio compito filtrare le interviste, io non ne ho colpe ne responsabilità dei pareri altrui.
Inoltre, secondo il mio parere personale, il social è un palcoscenico di diplomazia, non è il reale termometro della piazza.”
Ed è proprio la spiccata avvedutezza che aleggia sulle piattaforme sociali a rappresentare il giudice più critico del mestiere giornalistico, osannato o condannato in base all’onda cavalcata dalla massa, incentrata più sul ricevere like o condivisioni piuttosto che sul mostrare il proprio punto di vista, a tratti scomodo, a tratti pungente, ma pur sempre reale.
La messa in dubbio dell’operato dei giornalisti è sicuramente il frutto di una … “ mancata fiducia verso gli argomenti di cui parliamo, nonostante scriviamo quel che pensiamo e soprattutto ci atteniamo ai fatti.
Riportare la verità degli accaduti, viene visto come un attacco diretto nei confronti di chi ha un pensiero differente.”
Ed in merito alla questione De Laurentis, aggiunge.. “Noi abbiamo rispetto di qualsiasi punto di vista, che sia quello degli addetti ai lavori, del Presidente De Laurentis o dei tifosi. Fa semplicemente parte del nostro lavoro evidenziare le falle nel sistema.”
Durante la sua carriera, il giornalista di TuttoBari è stato segnato anche da simpatici episodi, tra questi ricordiamo l’intervista ad un tifoso barese circa la partita Troina-Bari, disputata durante il campionato di Serie D in cui il Bari era retrocesso dopo la dichiarazione di fallimento societario del 2018 .. “ In quell’occasione chiesi all’intervistato se fosse mai andato a Troina e la sua risposta fu estremamente spontanea. Il video divenne subito virale arrivando persino a Striscia la Notizia.
Ma potrei passare veramente ore a raccontare tante altre esperienze che mi sono capitate..”
Sulle aspettative circa la prossima stagione calcistica che vedrà il Bari partecipare al campionato di Serie B, Giosè Monno ha le idee chiare.. “ Vorrei come ogni tifoso barese la Serie A. Quell’11 giugno è stato un incubo e per cancellarlo ci sarebbe bisogno, sin dal primo minuto di gioco, di avere come obiettivo la massima serie.”
Invece in merito alla questione calciomercato.. “Il calciomercato viene vissuto a Bari come in un rapporto genitori- figli : quando i secondi non ottengono ciò che avevano sperato, inizia la lamentela.
Io personalmente aspetto sempre le dimostrazioni sul campo perché non mentono.
Polito sa operare molto bene sul mercato e le scelte fatte sino ad ora non hanno avuto esiti negativi, anzi. Nonostante i miglioramenti fatti negli ultimi cinque anni dalla Società, è giusto dire che occorrerebbe maggiore sensibilità nei confronti dei sentimenti dei tifosi, mettersi anche dal loro lato.”
Si ripartirà a metà agosto dalla Coppa Italia: Bari-Parma… “Mi aspetto di vedere un bel gioco e lo scorso anno possiamo dire che la squadra ci ha abituati a buonissime prestazioni, lottando con unghie e denti per difendere i colori della maglia.
Vorrei migliorasse il rendimento nelle mura del San Nicola e soprattutto che tutti coloro che devono vestire la maglia biancorossa lo facciano con estrema voglia e passione.”
Non ci resta che augurare al giornalista di TuttoBari un buon auspicio per il suo programma e soprattutto invitiamo tutti i tifosi baresi a parteciparvi attivamente in quanto sarà un ottimo palcoscenico per poter scambiare pareri differenti, ma sicuramente costruttivi.
Claudia Santoro