a cura di Giuseppe Femiano

 

 

    Dimmi come ti vesti e ti dirò come governerai 

 

 

Il 22 ottobre 2022 alla presenza del Capo dello Stato, nel Salone delle Feste del Quirinale, è avvenuta la cerimonia del giuramento dei ministri del nuovo governo.

Tutti i ministri vestiti in modo diversamente classico, sappiamo che l’abito non fa il monaco e qui il vestito e il modo di proporsi non fanno il ministro, ma tant’è che qualche osservazione andrebbe fatta.

I ministri hanno indossato una giacca con spacchi laterali, le ministre tutte in pantaloni nessuna con la gonna e due in bianco.

Analizziamoli uno per uno cominciando dai due vicepresidenti.

Antonio Tajani nonché Ministro degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, formale e abituato al ruolo istituzionale merita voto 7.

Matteo Salvini Ministro alle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, giacca con la spilla di Alberto da Giussano sul bavero “lega” e prima dell’inizio della cerimonia del giuramento è stato sempre al telefono e ha fatto un po’ di confusione tra penna e occhiali, forse voleva emulare re Carlo, voto 6 d’incoraggiamento.

A scalare abbiamo

Luca Ciriani Rapporti col Parlamento, merita la sufficienza, voto 6

Paolo Zangrillo alla Pubblica Amministrazione, camicia troppo lunga ai polsi, voto 5

Roberto Calderoli Affari Regionali e Autonomie, senza infamia e senza lode, voto 6

Nello Musumeci Ministro per il Sud e Mare, abituato alle istituzioni, si merita un 6

Raffaele Fitto Ministro Coesione Territoriale e PNRR, giacca un pò lunga ai polsi e cravatta azzurra, voto 6

Andrea Abodi allo Sport e Giovani, in marrone medio da sportivo può essere giustificato, voto 6

Eugenia Maria Roccella Ministro Alla Famiglia e della Natalità e delle Pari Opportunità, voto 6

Alessandra Locatelli alla Disabilità, in pantaloni bianchi quasi a pinocchietto, voto 5

Maria Elisabetta Alberti Casellati Ministro alle Riforme Istituzionali senza Portafoglio, in giacchetta bianca sacrificata che mette in evidenza pannicolo adiposo e ventre con ardita scollatura anteriore verso il seno sinistro e maniche terminanti a metà avambraccio.  Essendo stata la seconda carica dello Stato e dato il rango avrebbe potuto indossare abiti più adeguati, appare infagottata a pieghe e grinze con spacco posteriore che si apre per la pressione, inclassificata

Matteo Piantedosi Ministro all’Interno, è l’unico con fazzoletto al taschino, voto 6 pieno

Carlo Nordio alla Giustizia si presenta con camicia a righe e cravatta regimental con i polsi ben debordanti oltre il consentito, voto 5 di generosità

Guido Crosetto alla Difesa, si abbottona strada facendo il terzo bottone della giacca che poverina non riesce a mascherare la gobbetta e polsi della camicia fuoriuscenti, voto 4

Giancarlo Giorgetti Ministro all’Economia, l’unico in doppiopetto 4 bottoni e cravatta verde “lega”, voto7

Adolfo Urso Ministro dello Sviluppo Economico, in perfetto abito e camicia e cravatta azzurra, merita voto 7

Francesco   Lollobrigida Politiche Agricole e Alimentari, pantaloni corti alla caviglia all’americana e cravatta bordeaux, voto 4

Gilberto Pichetto Fratin Ministro della Transizione Ecologica, voto 6 di sufficienza

Elvira Marina Calderone Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, pantalone lungo sulle scarpe, voto 4

Giuseppe Valditara Pubblica Istruzione e del Merito, camicia troppo fuori dalle maniche della giacca, voto 5

Anna Maria   Bernini ministro dell’Università e della Ricerca in tailleur scuro ben vestita, voto 8

Gennaro Sangiuliano alla Cultura, voto 7 pieno

Orazio Schillaci alla Salute, con buon aplomb, voto 8 ben meritato

Daniela Garnero Santanchè al Turismo molto in tema e molto elegante, voto 9

Dulcis in fundo but not the least Giorgia Meloni la prima presidente del Consiglio donna in grazioso tailleur guarda caso “nero” e tacco 12 formula il giuramento a memoria. Va premiata per la semplicità, la cordiale stretta di mano e i sorrisi fatti ai suoi ministri e per la scelta di farsi chiamare Presidente, merita pienamente voto 9 di augurio e di incoraggiamento.

Presenzia il nostro Presidente accogliente, appare un po’ rigido come suo solito e camicia con polsini di cui non è individuabile la fattura.

A tutto questo si aggiungono nel parterre de rois gli astanti festanti ma non vocianti, coniugi e compagni e compagne e figli dei ministri, fra questi trovasi una bella bambina bionda capelli lunghi lievemente mossi, si chiama Ginevra Gianbruno e sgambetta vicino al padre Andrea ed è la figlia di Giorgia nostra presidente, voto al padre per lo stile 9 ed alla bimba 10 e lode.

 

Arbiter elegantiarum

 

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