Durante la Conferenza Stampa del 13 luglio 2023 il Presidente della SSC Bari, Luigi De Laurentis, ha dichiarato apertamente che unico obiettivo di questa stagione calcistica 2023/24 saranno i playoff :

“Bisogna essere molto lucidi e non scriteriati. Questa è una categoria difficile. Migliorare il terzo posto significherebbe puntare alla A. Quest’anno vorrei puntare ai playoff, tutto quello che verrà oltre sarà premiante per la piazza. Se dichiarassi il massimo sarei un venditore di fumo. E’ una categoria difficile. Delle quattro retrocesse di quest’anno tre avevano visto i playoff l’anno prima. Voglio essere cauto”

A seguito di tali affermazioni incontriamo l’ex calciatore e allenatore barese Gaetano Dentamaro, classe 71′ che ha espresso il suo parere in merito ai nuovi progetti del Presidente del Bari, De Laurentis.
“Per l’ambiente caloroso, passionale che c’è a Bari, forse avrei agito anche io con estrema cautela, ma solo per non deludere le aspettative di una grande piazza. Alla fine sono certo che gli obiettivi societari erano, sono e rimarranno quelli di ambire alla Serie A.

Non ho dubbi a riguardo. Quindi perché vendere fandonie? Limitiamoci a vedere i fatti e a partire con il botto. Non occorre sprecare risorse o fomentare gli animi”.
In merito alla questione del silenzio societario” sono abituati a non esprimersi molto, piuttosto puntano alla concretezza, alla programmazione continua. Abbiamo visto che gli epiloghi dei mercati passati son sempre stati positivi. Che senso avrebbe avuto parlare dopo pochi giorni da quella grande delusione? Cosa avrebbero potuto dire? Sono estremamente d’accordo su quanto sostenuto dal Presidente De Laurentis: avevamo tutti bisogno di una pausa per capire cosa non ha funzionato e per metabolizzare tutto quello che è successo.”
Per Dentamaro le reali scoperte calcistiche della scorsa stagione sportiva sono…” sicuramente si è distinto il portiere Elia Caprile, ma ritengo che Leonardo Benedetti, centrocampista dalle spiccate doti, sia la vera rivelazione della stagione poiché ha regalato al pubblico goal importanti come quello contro il Sudtirol, al 25’ della ripresa, che ha concesso al Bari di poter accedere alla finale di Playoff”.

Inevitabile la classica domanda sul ricordo di quel deludente 11 giugno.. “Ero allo Stadio San Nicola anche quella sera, tifo Bari dai primi anni della mia infanzia ed è stato un vero trauma assistere a quella partita e parlarne tutt’ora è un duro colpo che non riesco ancora a metabolizzare”.


Gaetano Dentamaro è un ex giocatore di serie D poi divenuto allenatore di giovani calciatori della FIGC. La sua è una passione calcistica innata che ha coltivato sin dai primi anni di vita ( sorride). ” Calciare il pallone da gioco è sempre stata per me una passione fortemente legata ad una predisposizione naturale anche se mi dispiace non aver compreso prima questa importante vocazione” .

Gaetano racconta delle sue più grandi aspirazioni giovanili : “mi sarebbe piaciuto raggiungere campionati di maggior spessore in quanto mi sono approcciato ed ho giocato in squadre che hanno militato in Serie C o D. La vita mi ha donato diverse opportunità come quella di potermi addentrare nel professionismo calcistico. Il mio sogno era proprio quello di andare oltre quell’asticella e salire ancora più su. Posso dire di aver in parte vissuto quell’esperienza perché nella mia carriera ho conosciuto compagni di squadra che hanno militato nel professionismo e la differenza con le altre categorie si può dire risieda solo nella mente.”

Aggiunge : ” Se si è motivati, costanti e si ha insomma quella marcia in più rispetto agli altri e si è consapevoli delle proprie doti è possibile raggiungere alti livelli”.

Si passa poi ai ricordi più cari all’ ex giocatore, che rivela che l’annata che incornicerebbe sicuramente è quella che ha trascorso a Putignano e che ha visto la sua squadra vincitrice di una Coppa Italia.
” In quegli anni ho collezionato ricordi indelebili e conoscenze importanti di giocatori che poi sono approdati sia in Serie A che in Serie B. Per alcuni anni ho svolto il ruolo di allenatore ed attualmente seguo in modo attivo la passione calcistica di mio figlio ancora più radicata e tenace di quella di suo padre, ( sorride) e quella dei miei nipoti più piccoli.”

Nella sua ormai consolidata veste di osservatore delle partite, svolgendo una professione da vent’anni totalmente lontana dai campi da calcio e non giocando più da anni a calcio né allenando, ci rivela come, il mondo del calcio si sia evoluto negativamente: “Noto molto la differenza con i miei tempi, dove si giocava tra le vie delle strade, sull’asfalto o sull’erba bagnata. Prima non si parlava di Scuole Calcio ma di società che avevano premura di selezionare ragazzi, giovani talenti a cui veniva fornita adeguata formazione con qualsiasi tipologia di gadget in omaggio. Erano i Presidenti a finanziare qualsiasi cosa, cosa che non avviene nel panorama calcistico attuale, in quanto si cercano giovani e giovanissimi solo a fini commerciali di arricchimento per le Scuole Calcio. Si forma così un business che crea una miriade di problemi e conseguenze negative per i ragazzi e le società stesse. Genitori che esigono una presenza fissa in campo perché la mensilità è stata versata e la meritocrazia finisce sempre più nel dimenticatoio. Le grandi società hanno più voglia di cercare all’Estero il talento, per via di una migliore contrattazione, non pensando minimamente a far crescere giocatori italiani che militano in categorie inferiori quindi non diamo valore al nostro vivaio. In più nei settori giovanili di gran parte delle realtà sportive non sembra esserci una reale scrematura. Occorrerebbe essere meno approssimativi e più serrati per poter fornire al Calcio italiano una maggiore possibilità di scelta interna.”

Il nostro incontro si conclude con un grande augurio alla squadra del Bari : ” il Bari è nel cuore nella mente e nel sangue, dopo quello che ci hanno tolto e che abbiamo perso lo dobbiamo fare con una promozione diretta, magari, come è stato fatto in Serie C.  Ci vedremo il 18 agosto allo Stadio San Nicola per assistere alla prima partita di campionato. Mi raccomando Forza Bari !”
Ci salutiamo con la speranza che il Calcio italiano possa rinascere come un’araba fenice e migliorare alcuni dei punti analizzati con il nostro intervistato Gaetano Dentamaro.

Claudia Santoro

Foto: SSC Bari

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