Un sogno strano o realtà?

 

Mentre ero in una città collinare ho fatto un sogno. Mi sono ritrovato verso le 6 del mattino seduto su una comoda poltrona della terrazza attrezzata a verde dell’hotel ove ero andato ad accogliere il primo dell’anno 2022. Faceva ancora buio e sotto di me la città era ancora addormentata. Io non potevo parlare, potevo solo gridare. Gridavo gridavo, ma senza voce. Gridavo gridavo perché avevano eliminato il Natale, non ci stavano più i presepi ed io gridavo gridavo.

Ero solo solo e in terrazza non ci stava nessuno ero solo solo. Improvvisamente mi sono spaventato, ho visto un bambino che mi scrutava e mi disse che stai a fare nessuno ti sta a sentire non gridare. Pure io mi sono messo a scrutarlo. Era carino riccioluto ma con gli occhi scuri scuri che mi osservavano, io mi sentivo penetrato ma senza dolore. Io domandai, ma chi sei tu? Egli non rispondeva, ma sorrideva e poi mi disse dolce dolce non gridare non c’è niente da fare.

Improvvisamente mi sono ricordato di tanto tempo fa, quando ero piccolino, di un bambino tale e quale a Lui. Un giorno mentre ero solo solo un bambino venne a consolarmi ed a giocare con me; era pure Lui ricciolino solo che era biondo con occhi chiari come io ero allora.  Ricordandomi io piansi. Nel frattempo il bambino cominciò a illuminarsi ed a sollevarsi e mi disse non piangere devo andare ma ti starò vicino. Io a Lui di rimando vorrei venire con te ed Egli resta qua ancora per un po’ e dopo salirai pure tu.

Dimmi dimmi sei Tu sei Tu Bambinello e Lui sorrideva e mi disse: sono io Gesù Bambino resta con la famiglia e gli amici tuoi.

In questo frangente sentii la voce del cameriere del turno mattutino che svegliandomi mi diceva: è ancora presto per la colazione ma se gradisce le porto un espresso.

Giuseppe Femiano

 

 

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