Gianni Svaldi, penna laica integralista del giornalismo puro, d’inchiesta, di analisi meticolosa dei fatti scevra da condizionamenti e filtri perbenisti si racconta ai microfoni di MgRadio durante la prima puntata inaugurale di Tarab.

Un’ora di riflessione sulla passione giornalistica che lo accompagna dai primi anni di esordio nella redazione del Corriere del Giorno di Puglia e Lucania di cui è stato per lungo tempo Direttore Responsabile.

Insignito del premio Campione nel 2017 nell’ambito della sezione internet e cultura per il reportage sull’albania ci racconta di come nel tempo siano calate vertiginosamente le vocazioni professionali e questo accade sempre più non solo per le redazioni che faticano a trovare giornalisti motivati e appassionati ma anche in ambito religioso, diminuiscono le chiamate al celibato.

 

L’ostacolo a suo parere, risiederebbe nel farraginoso sistema burocratico italiano che frenerebbe nel groviglio delle empasse fiscali italiane, il naturale incedere di nuove milizie nei settori professionali redazionali.

Si racconta con tutta la limpidezza che lo contraddistingue narrando dell’ amore per la cultura e la lettura, fortemente ancorato ad una immagine tradizionalistica del ruolo giornalistico con un uno sguardo  attento all’ innovazione .

Nasce su queste basi la redazione di Radici Future di cui è attualmente direttore responsabile dell’omonimo magazine on line.

Radici future offre un variegato ventaglio di servizi che parlano di Marketing, Festival , presentazioni di libri , creazioni di format.

Una redazione dal sapore etico improntato alla tutela della vita, al rispetto dei valori umani, alla capacità di seminare ovunque il germoglio della cultura.

Ed è proprio questo Legalitria , Festival della cultura e legalità, un progetto fortemente voluto da Svaldi e il Direttore artistico Leo Palmisano che quest’anno alla sua sesta edizione conta ben 16000 lettori attenti critici formati e appassionati.

Un progetto che ha coinvolto le scuole gli studenti e ha seminato l’amore per la lettura non fine a se stesso ma un il germe della lettura salvifica riflessiva educativa non nei salotti buoni della Puglia patinata ma nelle periferie e nei luoghi popolari a rischio devianza disagio e marginalità sociale.

Oggi orde di lettori adolescenti non solo fruiscono di libri di spessore sociale gratuitamente ma sono anche chiamati a dibattere discutere e riflettere su tematiche importanti affrontate durante ciascuna presentazione.

Una importante opera educativa e formativa per il microcosmo sociale delle periferie urbane che continua a propagarsi a macchia d’olio facendo rete con cittadini docenti istituzioni

 

Gianni Svaldi e le inchieste, che nascono naturalmente quando il suo animo sensibile cattura un particolare accadimento, come racconta per il suo libro Satana Dentro il racconto di una possessione demoniaca in Puglia partita da un incontro fortuito su una panchina con la donna vittima dell’accaduto.

Un giornalista ateo che si sofferma e indaga su una tematica tabù della nostra società, fortemente connessa all’esistenza del bene e del male al riconoscimento della Fede, o semplicemente analizzata empiricamente da un punto di vista scientifico.

In “Satana dentro” emerge il suo punto di vista super partes e racconta la storia della donna non schierandosi mai ma semplicemente attenendosi ai fatti e ai documenti effettivamente esistenti.

Spontaneo richiamare l’attenzione sulla sua Mrtina Franca splendida perla barocca della Valle d’Itria in cui ama ritornare dopo i suoi viaggi di lavoro, ed emerge anche qui un punto di vista critico nei confronti di una regione che è ormai divenuta una industria turistica dell’ incoming, che cresce in maniera esponenziale nelle offerte dei servizi e dell’attenzione ai turisti ma che a suo parere si dovrebbe imparare a guardare con meno campanilismo riconoscendone limiti e perché no lacune e mancanze.
Un compromesso tra adulazione e sguardo critico sarebbe auspicabile  dopotutto Virtus in medio stat dicevano gli antichi.

Viviana Miccolis

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