Dal prossimo 15 ottobre, operai, artigiani, impiegati, docenti ecc., potrebbero essere costretti a rinunciare al lavoro e conseguentemente alla paga.
Diversamente, quanti si erano abituati (forse anche gradevolmente) a cominciare a lavorare in pigiama o in mutandine e reggiseno, torneranno all’odiata routine: lo stress del traffico e del parcheggio, il contatto con il pubblico, con gli antipatici colleghi e tanto altro ancora.
Insomma una sorta di contrappasso dei giorni nostri.
A proposito: in quale cantica Dante Alighieri avrebbe sistemato i nostri governanti? Quelli che stanno decidendo il destino dei dannati… lavoratori? Difficile immaginare che si possa riservare un posto in Paradiso a chi, aldilà delle ragioni e dei torti, è riuscito a dividere Ghibellini da Guelfi bianchi e neri?
L’opus

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