Vince il Bari di Marino davanti ad un San Nicola con poca affluenza rispetto alle solite partite casalinghe.

Solo 13.583 spettatori a dispetto dei 16.458 registrati nella partita contro il Venezia lo scorso 25 novembre.

Un dato da non prendere sottogamba considerando la contestazione silente messa su da una parte di tifoseria che vede nella disertazione uno scossone alla società.

La partita odierna contro il Sudtirol mette sempre più in luce i limiti tecnico tattici dei biancorossi, privi di un centrocampo saldo e di un attacco offensivo.

Il primo tempo è partito in sordina con un Bari che ha iniziato a giocare dal 10’ dimostrando come lo start up non sia mai dei migliori, sia in casa che fuori.

Entrando nel vivo della partita al 12’ Aramu batte una buonissima punizione sul portiere Poluzzi in seguito ad un fallo ai danni di Sibilli che ha avuto come esito anche l’espulsione dal campo di Cuomo; Achik tenta di dare un po’ di pepe al match con un calcio d’angolo deviato da Lunetta, ma risultato inconcludente.

La svolta del primo tempo avviene al 23’ ove Lunetta commette un fallo evidente ai danni di Ricci.

Peppe Sibilli dal dischetto ed è subito gol per i padroni di casa.

Il pizzico di fortuna biancorossa ha fatto sì che il portiere del Sudtirol, Poluzzi, leggesse bene la traiettoria del pallone che gli passa ugualmente al di sotto del corpo.

Nella prima mezz’ora di gioco il Bari fa i conti con un discreto trio d’attacco, ma al 35’ arriva la beffa.

Dopo il destro di Ghiringhelli deviato da Brenno, è arrivato il gol della squadra ospite: calcio d’angolo, corner per Vinetot, rete.

Nessuno spunto rilevante nel recupero, se non un’amara considerazione che il Bari nei primi 45’ di gioco non è riuscito ad approfittare dell’inferiorità numerica della squadra avversaria.

Il secondo tempo ha del frizzante, del colorato, soprattutto per una verve di gioco totalmente diversa di ambo due le squadre che impiegano un po’ per rodare ma a metà tempo cercano di accaparrarsi la vittoria con unghie e denti, tenendo sempre conto dell’inferiorità numerica non visibile in campo.

Al 55’ entrano in campo Dorval ed Edjouma, che dai primi minuti cercano di dare il proprio apporto: Dorval calcia di destro dalla distanza ottenendo la deviazione del difensore avversario.

Un gol annullato ad Aramu fa illudere gli spalti del San Nicola che sussulta, ma torna successivamente a sedersi ingannato dal fuorigioco.

Ci prova Achik, Edjouma che mette in atto una finta degna di un cinepanettone, Sibilli con una deviazione all’interno dell’area.

Il marchio di fabbrica per decretare la fine del match arriva dalla colonna portante della squadra: capitan Valerio di Cesare.

Cross di Achik al 70’ respinto dal portiere Poluzzi che nulla può davanti alla zampata di Di Cesare sulla rimessa in gioco della palla.

Un gol di fame, un gol di chi voleva dimostrare alla piazza di esserci ancora al massimo delle proprie forze.

Questa vittoria al San Nicola ha una doppia valenza: consente alla squadra di ritrovare un po’ di serenità ed alla società di prendere tempo da alcune valutazioni che, in caso di sconfitta, avrebbero dovuto essere inevitabili ed imminenti.

Nulla cambia rispetto alle sconfitte: c’è tanto su cui lavorare ed ancor più su cui investire.

La piazza, il clima, il malcontento non possono essere affatto un alibi perché ancora una volta il barese risponde PRESENTE alla chiamata allo stadio.

Ciò con cui andrebbero fatti i conti, son gli equilibri sottili di una squadra che sembra tutt’ora non avere né capo e né coda.

La mancanza d’identità è un dato oggettivo assieme all’assenza di un centrocampo valido e ben formato.

Il prossimo match si disputerà venerdì 15 dicembre alle ore 20:30 contro lo Spezia, vittorioso fuori casa per 1-2 contro l’Ascoli.

Claudia Santoro

Foto: SSC Bari

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